Oggi, camminando per le strade pulsanti di festeggiamenti e ricordi, mi perdo in una riflessione inquieta su cosa significhi davvero essere liberi. Non è solo l’assenza di oppressione, non è la mera concessione di uno spazio in cui respirare senza paura. No, la libertà è qualcosa di infinitamente più profondo e personale. È il diritto di essere se stessi senza catene invisibili, è la possibilità di vivere seguendo i propri valori, le proprie convinzioni, senza che un ombra di pregiudizio oscuri la nostra luce.
Il 25 aprile è molto più di una data sul calendario: è un promemoria vivente delle lotte eroiche e dei sacrifici crudeli che hanno forgiato la libertà che oggi abbiamo il privilegio di assaporare. Questo giorno ci chiama a non considerare mai la libertà come un dato di fatto, ma piuttosto come una conquista che dobbiamo difendere e preservare con tenacia e amore.
Per me, italiana, la libertà è un concetto vibrante di energia e di sfide. Significa avere il potere di dare forma al mio destino, di lanciarmi verso i miei sogni senza timori. Ma significa anche avere il coraggio di esprimere le mie opinioni con una sincerità che può scottare, senza temere la repressione. È una condizione che, sebbene ricca di opportunità, ci carica anche di enormi responsabilità: il rispetto per gli altri, la lotta incessante contro l’ingiustizia e il contributo, sempre più urgente, alla costruzione di una società equa e inclusiva.
Mi ricordo di una giornata di primavera, quando ero ancora giovane e i miei sogni erano grandi come il cielo di Roma. Guardavo il volto di mio nonno, segnato dalla guerra, e sentivo il peso della storia in ogni parola che pronunciava. “La libertà,” mi diceva, “è una cosa che non può essere comprata, solo guadagnata.” Ogni giorno, oggi, mi chiedo se stiamo davvero guadagnando questa libertà con la stessa passione e sacrificio di quegli anni lontani.
Il 25 aprile non è solo un giorno di celebrazioni, è un giorno di riflessione, di speranza e di impegno. È un appello alla solidarietà, alla resistenza. È un momento per guardare al futuro con una determinazione incrollabile, sapendo che la libertà è un valore inestimabile, una ricchezza che vale ogni sforzo, ogni lotta.
E mentre il mondo intorno a me si riempie delle note potenti e nostalgiche di "Viva l'Italia" di Francesco De Gregori, non posso fare a meno di sentire che questa canzone non è solo un inno, ma una celebrazione della nostra terra, con tutte le sue bellezze e contraddizioni. La voce di De Gregori sembra essere un urlo di battaglia e un canto di gioia, un grido che ci ricorda che siamo un popolo ricco di storia e di passione.
In questa melodia ritrovo il riflesso di ciò che siamo e di ciò che possiamo essere. E mentre ascolto, sento che la libertà, quella vera, non è mai scontata. È un dono che richiede impegno e sacrificio, è una fiamma che dobbiamo custodire con gelosia e ardore.
Alice / Elis
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