Sognando a Modo Mio

E così, mentre "Maniac" di Michael Sembello risuonava nelle mie cuffie, mi perdevo nei miei pensieri. I poster di Britney Spears e *NSYNC sulle pareti della mia stanza sembravano guardarmi, come se volessero dirmi che tutto era possibile. Ma sapevo che la realtà era ben diversa. Non avevo la voce di Britney, né i movimenti di Justin Timberlake. Eppure, non smettevo di sognare.

Ogni giorno, dopo la scuola, mi rifugiavo nella mia stanza, accendevo mtv e mi perdevo nella musica. Cantavo a squarciagola, immaginando di essere su un grande palco, con migliaia di fan che mi acclamavano. Ma quando la musica finiva, tornavo alla realtà. Ero solo una ragazzina normale, con un sogno troppo grande.

Poi, un giorno, ho capito che non importa quanto sia grande il tuo sogno. L’importante è non smettere mai di sognare. Ho capito che anche se non diventerò mai una pop star, posso comunque fare la differenza nel mio piccolo modo. Posso scrivere, posso creare, posso esprimere me stessa in mille modi diversi, con mille grafiche diverse etc...

E così, anche se quella bolla di sapone è scoppiata, continuo a sognare a modo mio. Ho scoperto che, in qualche modo, sotto l'ombra di internet, sono riuscita a salire su quel palco che avevo sempre sognato. Non canto, non ballo, ma sono qui, sotto i riflettori, a modo mio.

E ora, a 16 anni, so che la strada è ancora lunga. So che ci saranno alti e bassi, successi e fallimenti. Ma so anche che non smetterò mai di sognare. Perché i sogni sono come le stelle: anche se non puoi toccarli, possono ancora guidarti nel buio. E io, beh, ho ancora un intero cielo da esplorare.

Background: "Maniac" di Michael Sembello

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Eclipse

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