Friday, July 8, 2016

Cosmic Reflections


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• Published on Friday, July 08, 2016 • No comments

In quel silenzio cosmico, ogni frammento di luce è un sussurro di verità celata
una chiamata che non ho potuto ignorare #


Da quando ero bambina, il mio cuore batteva in sintonia con il mistero dell’universo. Ricordo le serate passate a scrutare il cielo, le stelle che sembravano parlarmi con un linguaggio segreto. Era un dialogo silenzioso, ma profondo, che mi attirava verso l’ignoto con una forza irresistibile. Mio padre, fiero genovese, ne era affascinato, e mi raccontava storie di galassie e pianeti, come se le avesse vissute in prima persona... Ma era davvero cosi'? Me lo sono sempre chiesta.

Durante il liceo scientifico tecnologico, ho scoperto un nuovo mondo. Il mondo dell'HTML mi affascinavano quei codici e numeri, come una melodia da decifrare. Non era solo curiosità: era una connessione viscerale. Adoravo leggere quei codici e tradurli in qualcosa di tangibile, di reale. Era come se avessi trovato una lingua che mi apparteneva, che parlava direttamente alla mia anima. Ed ero bravissima nel comporli.

Poi è arrivata una sera indimenticabile. Seduta al telescopio, ho visto le stelle brillare in modo diverso, come se mi stessero svelando una verità profonda. Era il momento in cui ho incontrato la fisica e le sue meraviglie. Ho scoperto Stephen Hawking, e le sue teorie erano una porta aperta verso l'infinito. Ho letto i suoi libri con un senso di meraviglia e, allo stesso tempo, di appartenenza. Le sue parole erano un balsamo per la mia anima inquieta.

Newton e la sua legge della gravità hanno avuto un effetto simile su di me. Non era solo il fascino della scoperta scientifica, ma una sensazione di completezza. In quei momenti, quando il dolore e l’incertezza mi afferravano, la scienza diventava la mia salvezza, il mio rifugio. Ogni teoria, ogni scoperta scientifica era un punto di riferimento nella mia tempesta interiore. come se qualcosa mi salvasse da quel silenzio, da quella solitudine che provavo ogni volta che ero in compagnia di un essere umano, non amo socializzare con le persone, sono sempre stata una ragazza strana per molti, e lo sono ancora...

Ma le stelle e i pianti no. Loro mi hanno accettata, loro mi hanno saputo parlare come mai un essere umano ha mai osato fare... La fisica e la matematica non sono solo materie, ma un rifugio, un senso di ordine e chiarezza in un mondo caotico. Quando il futuro sembra incerto e il dolore sembra insormontabile, mi aggrappo a queste scoperte come se fossero ancore in un mare in tempesta. I numeri, le formule, le leggi dell’universo mi offrono una struttura e una guida, un senso di controllo su un mondo che spesso sembra sfuggente e incomprensibile.

La scienza è una vera e propria salvezza. È stata la luce che ha illuminato le mie notti più buie e la speranza che ha riempito i miei giorni incerti. La passione che sento per essa è qualcosa che va oltre la semplice curiosità: è una connessione profonda con l'essenza dell’universo e un richiamo a scoprire sempre di più, a non fermarsi mai nella ricerca della verità. La scienza è la mia vocazione, il mio rifugio e il mio faro. In essa, ho trovato non solo risposte, ma anche la forza per affrontare le sfide della vita con determinazione e speranza.

Buon compleanno a me.

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