Il Natale non è solo una festa, è un viaggio interiore. È il momento in cui ci fermiamo a riflettere, a scavare nelle profondità della nostra anima, per trovare quella scintilla di luce che ci ricorda chi siamo veramente. È la lotta contro il buio, la ricerca incessante di una verità che ci sfugge, ma che ci rende vivi.Tra il Natale e l’eternità: riflessioni sull’anno che se ne va #
Il freddo è pungente, ma non riesce a scalfire il calore che porto dentro. È un Natale diverso, uno di quelli in cui le luci brillano più per contrasto che per festa. Mi siedo accanto alla finestra, il vetro appannato mi separa dal mondo fuori, eppure non posso fare a meno di sentirmi parte di esso. L’odore dei dolci nell’aria, le risate soffocate dei bambini, il suono delle campane che risuona nell’eco del silenzio... tutto mi sembra così distante, eppure così vicino.
La verità è che mi sento come un'ombra in questo giorno di luce. La mente vaga tra i ricordi di anni passati, tra i volti amati che non vedo più, e mi chiedo cosa rimanga di noi, quando il tempo decide di portarci via. Ogni Natale è un punto fermo, un momento in cui siamo costretti a fermarci e guardare indietro. Ma oggi non voglio guardare indietro, voglio guardare dentro. Dentro di me, dove risiedono le domande che non oso formulare, le paure che non riesco a scacciare.
La mente è un labirinto, un luogo oscuro e intricato dove l’eco dei nostri pensieri rimbalza senza sosta. Eppure, è proprio in questa oscurità che trovo la mia luce. È lì che sento le risonanze della mia anima, quelle vibrazioni sottili che mi ricordano che sono ancora viva. Vivo in un mondo di contraddizioni, di momenti di estrema lucidità seguiti da un buio impenetrabile. Ma è in questo caos che trovo la mia verità. Ci sono giorni in cui il mio cuore si riempie di domande, di dubbi che mi avvolgono come una nebbia densa. Oggi è uno di quei giorni. Mi chiedo cosa significhi veramente questo giorno. È solo una data sul calendario? Una tradizione che seguiamo perché ci è stata tramandata? O c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che trascende il tempo e lo spazio? ... Le risposte non sono mai semplici, e forse è proprio questo che le rende così affascinanti. Non mi interessa la superficialità, non cerco la facilità delle risposte preconfezionate. Voglio scavare, andare a fondo, trovare ciò che è nascosto nelle pieghe della mia anima.
Oggi, mentre osservo le luci dell’albero di Natale riflettersi nel vetro appannato, sento che c’è qualcosa che si muove dentro di me. Un’epifania, forse, una consapevolezza che emerge lentamente dalle profondità del mio essere. Non so ancora cosa sia, ma so che è importante. È come una scintilla, una piccola luce che brilla nell’oscurità, ricordandomi che anche nei momenti più bui c’è sempre speranza. Forse è questo il vero significato del Natale. Non le luci, non i regali, non le cene in famiglia. Ma la capacità di trovare la luce dentro di noi, anche quando tutto sembra perduto. La capacità di guardare dentro la nostra oscurità e vedere la bellezza che si nasconde lì. Non è facile, lo so. Ma è necessario. È ciò che ci rende umani, ciò che ci dà forza e coraggio per andare avanti.
E mentre la notte cala su questo giorno, mi sento stranamente in pace. Non ho trovato tutte le risposte che cercavo, ma ho trovato qualcosa di ancora più prezioso: la consapevolezza che la ricerca è ciò che conta davvero. Che le domande sono importanti quanto le risposte, e che ogni passo che facciamo ci avvicina un po’ di più alla nostra verità.
Buon Natale a tutti.
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