Monday, August 4, 2003

Mare... 2003


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• Published on Monday, August 04, 2003 • No comments

Lui dorme. O forse è in spiaggia. O, semplicemente, non vuole sentirmi. Il fatto è che ha il cellulare spento.
Io, da parte mia, dovrei solo fare una cosa: cercare di non pensarlo. Cerco di non pensarlo, cerco di non pensarlo... CERCO DI NON PENSARLO!

Ma, sai, è più facile a dirsi che a farsi. La mente non è una macchina che puoi spegnere o accendere a comando, e i pensieri, quelli veri, quelli che fanno male, si infilano nei meandri del cervello come spine in un campo di rose. Non riesci a liberartene, non importa quanto ti sforzi. Ma poi mi dico: va bene, non mi interessa, me ne vado in spiaggia. Forse è meglio così. Lasciar perdere, mettere un punto e andare a capo.

Il mare è lì, vasto e infinito, e io mi lascio cullare dalla sua presenza. C’è qualcosa di profondamente terapeutico in questo azzurro senza fine, un abbraccio che mi conforta, che mi avvolge e mi permette di scivolare via dai miei pensieri, almeno per un momento. Respiro profondamente, sento il sale sulla pelle, il calore del sole che mi accarezza. E mi chiedo, mentre il mio corpo si rilassa, se sia giusto fuggire così. Se sia giusto lasciare che il mare si prenda cura di ciò che, forse, dovrei affrontare io stessa.

La verità è che spesso, troppo spesso, scappiamo dai nostri pensieri, dai nostri problemi, come se fossero demoni che non possiamo affrontare. Ma è davvero questo il modo giusto di vivere? È così che si diventa forti? No, credo di no. La forza non sta nel fuggire, ma nell’affrontare. Eppure, eccoci qui, tutti a cercare una via di fuga, una scusa per non guardare negli occhi ciò che ci fa paura. Forse è solo codardia, o forse è un istinto di sopravvivenza che ci spinge a cercare un rifugio, un luogo sicuro dove poter respirare, almeno per un po'.

E io, ora, ho solo bisogno di questo. Di un po’ di mare, di sale e di sole. Ho bisogno di sentire che, almeno per qualche istante, tutto è sotto controllo, anche se so che è un’illusione. Ma forse è proprio questa illusione che ci permette di andare avanti, giorno dopo giorno. Perché, alla fine, non si può vivere sempre in lotta. A volte, bisogna solo trovare un modo per sopravvivere, e se il mare mi offre questo, se mi dà la forza per tornare a combattere domani, allora accetto il suo dono senza esitazione.

Ma non posso fare a meno di chiedermi: quanto durerà? Quanto tempo posso passare a fuggire prima che la realtà mi raggiunga? Non lo so, ma per ora scelgo di non pensarci. Scelgo di lasciarmi cullare dalle onde, di perdermi nel loro ritmo eterno, e di sentire, almeno per un attimo, che tutto va bene. Anche se so che non è così, anche se so che presto dovrò tornare a combattere. Ma per ora, solo per ora, scelgo la pace.

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Eclipse

Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.
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Eclipse ~ Eclixar.

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