Sotto questo sole feroce, che brucia la pelle e lacera i pensieri, mi trovo a riflettere sull'inquietudine dell'anima. È un'inquietudine che scava dentro, come un tarlo nascosto, che si nutre delle mie insicurezze e delle mie paure più profonde. Cammino lungo la strada deserta, mentre il calore distorce l'asfalto davanti a me, creando illusioni ottiche che mi fanno dubitare della mia stessa realtà. Ogni passo che faccio sembra portarmi più vicino a una verità che ho sempre evitato, una verità che ora, in questo agosto infuocato, non posso più ignorare. Ricordo un'estate simile, molti anni fa, quando ero ancora piccola e credulona, piena di speranze e sogni. Era un tempo in cui pensavo che il mondo fosse giusto, che la vita fosse un sentiero chiaro, delineato dalle mie scelte e dai miei desideri. Ma la vita, lo so ora, non è mai così semplice.
Le illusioni si spezzano, i sogni si frantumano, e ci ritroviamo a fare i conti con una realtà ben diversa da quella che avevamo immaginato. Le ombre dell'anima emergono, oscure e minacciose, portando con sé una consapevolezza che ferisce e risveglia. Quell'estate lontana, come questa, mi ha insegnato che le verità che scegliamo di ignorare ci perseguitano, ci tormentano, fino a quando non abbiamo il coraggio di affrontarle. Non c'è pace, non c'è sollievo, finché non ci fermiamo a guardare nell'abisso delle nostre paure, delle nostre insicurezze, e accettiamo ciò che vediamo. Ma non è facile.
È una battaglia, una lotta incessante tra ciò che vogliamo credere e ciò che è realmente. È un conflitto interiore che ci consuma, che ci lascia esausti e vulnerabili, ma che, alla fine, ci rende anche più forti. Devo accettare ciò che sono, con tutte le mie imperfezioni, con tutte le mie paure. Devo accettare che la vita è fatta di ombre e di luce, di dolore e di gioia, e che è solo abbracciando entrambe che possiamo davvero vivere. La musica di un vecchio vinile risuona nella mia mente, una canzone di Franco Battiato, “La cura”, che sembra parlare direttamente alla mia anima. Le parole scorrono come un balsamo sulle ferite aperte, offrendo conforto in questo momento di riflessione. Mi fermo, il sudore mi scivola sulla fronte, e guardo il cielo limpido sopra di me. Non c'è una nuvola in vista, solo un azzurro senza fine che sembra promettere qualcosa di più grande, di più profondo. Sotto questo cielo, in questo giorno di agosto, scelgo di affrontare le mie ombre, di accettare la mia verità e di andare avanti, nonostante tutto. Perché la vita, anche nelle sue ore più oscure, vale sempre la pena di essere vissuta. È una lezione che continuo a imparare, anno dopo anno, estate dopo estate, mentre le ombre si allungano e il sole tramonta lentamente all'orizzonte.
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Eclipse
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Eclipse ~ Eclixar.
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