Friday, May 8, 2009

Due parole


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• Published on Friday, May 08, 2009 • No comments

Quando il tempo si spezza, restano solo le ombre del passato #

Il mattino è quieto, quasi innaturale. Mi alzo dal letto con la sensazione di essere fuori tempo, come se il mio corpo si muovesse in un universo parallelo. Non è il presente che mi circonda, ma un'eco lontana, un ricordo di qualcosa che è stato e che, in qualche modo, continua a vivere dentro di me. Il mio sguardo si perde fuori dalla finestra, dove il cielo ha un colore che non so descrivere. Non è né grigio né azzurro, è un misto di entrambi, come se anche il cielo fosse incerto su quale veste indossare oggi. Il tempo è strano oggi. Sembra che non scorra, come se il mondo fosse in pausa, in attesa di qualcosa che non arriverà mai. E mentre osservo l’orologio, mi rendo conto che non sono i minuti a essere immobili, ma io. Mi sento imprigionata in questo istante, incapace di muovermi avanti o indietro, bloccata in un limbo di riflessione e malinconia. È una sensazione che mi accompagna da giorni, come un’ombra silenziosa che mi segue ovunque vada. Forse è colpa del tempo, di questo maggio che sembra più autunnale che primaverile, o forse è solo che il passato è più presente di quanto vorrei ammettere.

Penso spesso a quel momento, quel frammento di tempo in cui tutto è cambiato. Non è un ricordo chiaro, piuttosto una serie di immagini sfocate, di emozioni che mi travolgono senza preavviso. È strano come certi momenti rimangano impressi nella mente, come cicatrici che non si vedono ma che si sentono, ogni volta che il cuore batte più forte del solito. Quando il tempo si spezza, tutto ciò che resta sono le ombre del passato. Non puoi fuggirle, non puoi nasconderti. Sono lì, sempre presenti, pronte a ricordarti chi eri, cosa hai fatto, e cosa hai perso. Mi chiedo spesso se queste ombre spariranno mai, se un giorno potrò guardare indietro senza sentire quel nodo in gola, senza provare quel senso di vuoto che sembra divorare tutto il resto. Ma forse le ombre sono parte di noi, parte della nostra storia. Forse non dobbiamo combatterle, ma imparare a convivere con loro, a lasciarle essere ciò che sono: testimoni silenziosi di ciò che è stato, di chi siamo diventati.

Quando mi guardo allo specchio, vedo una donna diversa da quella che ero dieci anni fa. Una donna che ha imparato a camminare nel buio, che ha affrontato le sue paure e che, nonostante tutto, continua a lottare. Ma vedo anche le ombre, sempre lì, sempre presenti. E capisco che, in un certo senso, quelle ombre mi hanno resa più forte, mi hanno insegnato a non arrendermi, a trovare la luce anche nei momenti più bui.

Background musicale: Primavera - Santana.

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