Ecco, mentre lo vedo bagnato fradicio, i capelli che gli si appiccicano alla fronte, il sorriso che gli illumina il volto, realizzo quanto mi mancherà. La scuola è un campo di battaglia, certo, ma è anche il teatro delle nostre piccole guerre quotidiane, dei nostri trionfi e delle nostre sconfitte. La scuola è la vita stessa, in miniatura. E lui è parte di questo palcoscenico, la parte migliore forse. Non posso fare a meno di ricordare le giornate passate a ridere per una battuta, le notti insonni a pensare a lui, i piccoli gesti che significano tutto. C'è una complicità, un'intesa silenziosa che va oltre le parole, oltre i gesti. E ora, con l'estate alle porte, sento che qualcosa di importante mi sfugge dalle mani. Cosa sarà di noi, di me, senza di lui? La sua assenza sarà un vuoto difficile da colmare. Ma forse, l'estate è anche questo, una pausa necessaria, un momento per riflettere e crescere. Forse, la distanza renderà tutto più chiaro, più nitido.
Mentre le vacanze prendono il via, decido di vivere ogni istante, di godermi ogni minuto. La libertà ha un sapore dolce, ma è intrisa di nostalgia, di ricordi freschi che bruciano ancora. La scuola ci ha reso ciò che siamo, e ora, liberi, dobbiamo trovare un nuovo equilibrio. Questa estate sarà diversa. Non solo per il sole, il mare, le serate lunghe. Sarà diversa perché noi siamo diversi. Cresciuti, cambiati, segnati dalle esperienze. E in questo cambiamento, c'è una promessa: quella di tornare, a settembre, più forti, più consapevoli, pronti a vivere ogni giorno con la stessa intensità, la stessa passione.
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Eclipse
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Eclipse ~ Eclixar.
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