La sera scende lenta, come una carezza fredda che sfiora il cuore. Mi ritrovo a camminare per le vie di questa città che ho amato e odiato allo stesso tempo, una città che riflette la mia stessa anima spezzata, piena di contraddizioni e di lotte interne. Ogni passo che faccio mi riporta indietro nel tempo, a quei giorni in cui credevo di avere tutte le risposte, quando la vita sembrava così semplice, così chiara. E invece, eccomi qui, a cercare ancora quella verità che sfugge come sabbia tra le dita.
Oggi ho rivisto lei, una figura femminile che mi ha sempre affascinata e spaventata allo stesso tempo. È come guardarsi allo specchio e scoprire un volto che non riconosco più. Ogni ruga sul suo viso racconta una storia, una ferita, un tradimento. Mi avvicino, ma lei si allontana, sfuggente come sempre. E mi chiedo: chi è veramente? È lei o sono io a indossare la maschera?
La verità è che viviamo in un mondo di ombre, dove nulla è come sembra. E ogni ombra nasconde una verità, una doppia verità che ci costringe a confrontarci con noi stessi, con i nostri demoni interiori. Non esistono eroi in questa storia, solo uomini e donne che lottano per sopravvivere, per trovare un senso in un mondo che sembra averlo perso.
Ricordo ancora quella sera, tanti anni fa, quando tutto è cambiato. Era una notte senza stelle, il cielo coperto da nuvole dense che sembravano soffocare ogni speranza. Mi trovavo sola in una stanza buia, la sola compagnia il suono di un vecchio disco di jazz che girava lentamente, come la mia mente in preda ai pensieri. Avevo appena ricevuto una notizia che mi avrebbe cambiata per sempre, una verità che non ero pronta ad accettare. Ero davanti a un bivio: fuggire o affrontare. Ho scelto di restare, di combattere. Ma quel combattimento mi ha logorata, mi ha tolto ogni forza, ogni certezza. E ora, a distanza di anni, mi chiedo se ne sia valsa la pena. Ho perso molto lungo il cammino, ma ho anche guadagnato qualcosa: la consapevolezza che non esistono risposte facili, che ogni verità è complessa, sfaccettata, contraddittoria.
Ho imparato a vivere con l'incertezza, ad accettare le ombre come parte di me stessa. E forse è proprio in queste ombre che risiede la nostra vera forza, la nostra capacità di resistere, di andare avanti nonostante tutto. Ogni volta che la vita ci mette alla prova, dobbiamo trovare dentro di noi la forza di rialzarci, di guardare oltre le apparenze, di scoprire quella verità nascosta che ci permette di continuare a lottare. Eppure, ci sono giorni in cui tutto questo sembra inutile, in cui la stanchezza prende il sopravvento, in cui vorrei solo lasciarmi andare, abbandonarmi al nulla. Ma non posso, non voglio. Perché so che ogni lotta, ogni sofferenza, mi ha resa quella che sono oggi. Una donna che non ha paura di guardare l'oscurità negli occhi, che ha imparato a convivere con le proprie ombre, a riconoscerle come parte integrante della propria esistenza.
Mi chiedo spesso cosa mi riservi il futuro, se ci saranno altre battaglie da combattere, altre verità da scoprire. Ma so anche che non importa quante sfide dovrò affrontare, sarò pronta. Perché ho imparato a non avere paura, a vivere con la consapevolezza che ogni ombra è un'opportunità, ogni oscurità una possibilità di crescere, di diventare più forte. E così continuo a camminare per le vie di questa città, con il cuore pesante ma la mente lucida, pronta ad affrontare qualunque cosa il destino abbia in serbo per me. La notte è ormai scesa del tutto, ma non mi sento più sola. Ho le mie ombre a farmi compagnia, a ricordarmi che non esiste luce senza oscurità, che ogni verità ha sempre un'altra faccia, una doppia verità che dobbiamo essere pronti a scoprire.
Background musicale: "Vento nel Vento" di Lucio Battisti (1972)
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Eclipse ~ Eclixar.
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