Vivendo in questa città, Amsterdam, mi sono accorta di come la libertà sia una parola enorme. Ma come tutte le cose enormi, si rischia di non capirla appieno. La libertà è un fardello e una benedizione. Ti dà il potere di scegliere, ma anche il terrore di sbagliare. Quante volte nel 2017 ho dovuto scegliere? E quante volte ho avuto paura di farlo? Troppe. Ma questo mi ha reso più forte, e sì, questo mi ha reso anche orgogliosa.
Ho visto amici andare via, altri restare ma cambiare così tanto da non riconoscerli più. Amsterdam è una città che muta, e io, in questo, ho trovato una specie di specchio. La metamorfosi è inevitabile, e chiunque la combatta si troverà a perdere qualcosa di sé stesso. Il 2017 mi ha insegnato che resistere non significa opporsi. Resistere significa accettare il cambiamento senza smettere di essere chi sei. Questo è il segreto. Non lasciarti distruggere da ciò che non puoi controllare.
Mi ha anche insegnato ad ascoltare. Non le parole, quelle sono facili da manipolare. Ma a leggere tra le righe, a captare i silenzi, le pause, i sospiri che dicono molto più di qualsiasi frase. Ho imparato a vedere i volti che non mentono, quelli che non riescono a nascondere il peso della vita. In un certo senso, è la mia forma di compassione, e questa mi ha resa più umana.
Forse quello che più mi rende orgogliosa è aver trovato un equilibrio tra il dolore e la speranza. Non ci sarebbe l’uno senza l’altra. E nel 2017 ho visto entrambi giocare la loro partita nella mia vita. Ho sofferto, sì. Ho perso delle cose. Ma ho anche guadagnato una nuova prospettiva. La speranza è stata sempre lì, nascosta dietro un angolo, ad aspettare che smettessi di guardare solo avanti, e mi girassi indietro per trovarla.
Voglio parlare anche di tempo. Il tempo che non aspetta nessuno. Ho capito che non serve riempire le giornate di cose da fare, se non impariamo a riempirle di senso. Ho imparato che il tempo può essere un nostro alleato, se lo trattiamo con rispetto. Mi sono data il permesso di rallentare, di riflettere, di respirare. Ed è per questo che oggi posso dire, senza esitazione, che sono orgogliosa del 2017. Non perché sia stato un anno perfetto, anzi. Ma perché mi ha insegnato a trovare la perfezione anche nelle crepe.
Non sono ancora arrivata, lo so. Ma sto camminando nella giusta direzione.
Questo è tutto ciò che conta, alla fine.
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Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.Per maggiori dettagli, consulta la mia Informativa sulla Privacy.
Eclipse ~ Eclixar.
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