Wednesday, August 10, 2005

Riflessi di una città in trasformazione


min read
• Published on Wednesday, August 10, 2005 • No comments

Sono a Milano, in questa città che brulica di vita, in un giorno qualunque che si srotola come tanti altri. Ma mentre cammino per queste strade antiche, cariche di storia e di bellezza, il mio cuore si ferma. Una notizia. Un altro attentato. Questa volta è Londra, ancora una volta la civiltà viene colpita al cuore.

Sento una stretta alla gola. Non è solo dolore, è rabbia. Una rabbia che mi brucia dentro, che mi spinge a urlare contro il cielo. Com'è possibile? Com'è possibile che ancora ci troviamo a contare i morti, a raccogliere i pezzi di vite spezzate? Londra, la città che ho amato, la città che ho camminato fino a farmi sanguinare i piedi. La stessa città che oggi viene ferita, violentata. ]

E io sono qui, a Milano, impotente. Vorrei essere là, tra le strade fumanti, tra la gente attonita, per guardare negli occhi coloro che sono sopravvissuti. Ma anche qui, a chilometri di distanza, la paura mi raggiunge. Perché la paura non ha confini.

C'è un nemico, sì, ma non lo vediamo. È un nemico che si nasconde nell'ombra, che colpisce quando meno te lo aspetti. E noi? Cosa facciamo? Restiamo a guardare? Ci lasciamo sopraffare dalla paura? No, io non ci sto. Non posso accettare di vivere in un mondo dove l'odio prevale, dove l'ignoranza alimenta la violenza.

Londra è ferita, sì, ma Londra non si piegherà. Così come non si piega Milano, così come non si piega l'Europa intera. Perché noi siamo più forti di loro, siamo più forti del loro odio cieco.

E mentre cammino per queste strade di Milano, sento che qualcosa deve cambiare. Sento che non possiamo più vivere come se tutto fosse normale. Perché non è normale. Non è normale vivere con la paura di essere colpiti in qualsiasi momento. Non è normale accettare che la violenza faccia parte della nostra quotidianità.

Mi fermo, guardo le persone che mi passano accanto. Le loro vite, le nostre vite, sono appese a un filo. Ma dobbiamo resistere. Dobbiamo lottare. Non solo per noi stessi, ma per le generazioni che verranno. Dobbiamo costruire un mondo dove la paura non sia l'unico linguaggio.

Londra resiste, Milano resiste, e io resisto. Con rabbia, con dolore, con una determinazione feroce. Non lasceremo che ci vincano, non lasceremo che il terrore diventi la nostra ombra. Perché, alla fine, la vita è più forte. La vita trionfa sempre.

• remember me •

• Eclipse •

Eclipse Image

Eclipse

Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.
Per maggiori dettagli, consulta la mia Informativa sulla Privacy.
Eclipse ~ Eclixar.

0 Comments:

Post a Comment