Prima parte
È una notizia che arriva da lontano, ma fa rumore nelle orecchie, rimbalza tra i pensieri come un’eco senza fine. Perché chiudere un mercato a Wuhan? È solo un mercato, uno dei tanti, dove la gente vende e compra pesce. Ma dicono che ci sono state persone malate, un virus, qualcosa di nuovo. Nuovo come una minaccia invisibile, come qualcosa che ancora non vediamo, ma possiamo sentire. Le autorità parlano di un virus che si trasmette tra le persone, dicono che è pericoloso. Mi fermo. Mi siedo e ascolto. Cerco di capire se è solo una di quelle notizie che passano, o se c’è di più. La televisione è accesa, le parole scorrono sullo schermo. C’è qualcosa che mi preoccupa, un senso di vuoto che cresce. Dicono che hanno chiuso il mercato ieri, il primo gennaio. Ma è solo l’inizio? Perché chiudere così, all’improvviso?
Le immagini mostrano strade deserte, negozi chiusi, uomini con mascherine. Inizio a farmi delle domande. Cosa sta succedendo davvero? È solo un mercato? Solo un’influenza come le altre? «C’è di più», mi ripeto. Ma cos’è quel «di più?» Non lo sappiamo ancora. E questo è il punto.
La sensazione è che qualcosa di «grande» si stia muovendo, ma nessuno sembra davvero volerlo vedere. È come se il mondo fosse sospeso su un filo, in attesa di una risposta. Cosa succederà adesso? Lo scopriranno? E noi? Resteremo qui, a guardare da lontano? Forse è solo questione di tempo prima che tutto cambi. Mi chiedo cosa stia provando la gente in Cina. Si sentono soli? Hanno paura? Noi non sappiamo cosa accadrà, ma la paura comincia a serpeggiare anche qui. Sarà una paura giustificata o solo un’esagerazione? Il futuro sembra avvolto nella nebbia, come se tutto fosse incerto, sospeso.
«Le autorità dicono di non preoccuparsi troppo». Non c’è motivo di farsi prendere dal panico, dicono. Ma cosa significa davvero «non preoccuparsi»? Come si fa a non preoccuparsi quando senti che qualcosa di invisibile potrebbe essere dietro l’angolo, pronto a cambiare ogni cosa? Mi sento incompleta, come se ci fosse una parte della storia che ancora non ci raccontano. E tu, che fai quando il mondo intorno a te inizia a cambiare?
Forse stiamo solo aspettando di vedere dove ci porterà tutto questo. Ma chi sarà davvero pronto a vedere?
È solo una fase passeggera o l’inizio di qualcosa di più grande? E se questo fosse solo l’inizio di una storia che non siamo pronti a comprendere? Forse devo solo smetterla di giocare a resident Evil, tutto questo mi sta influenzando e facendo venire i brividi allo stesso tempo.
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