Sento il peso delle speranze, la leggerezza della possibilità.
Mi affido al vento per farmi strada, sognando che ogni fine sia davvero un inizio #
C'è un momento, nella vita, in cui ti fermi e realizzi che tutto ciò che hai costruito si è trasformato. Non è né giusto né sbagliato. È solo diverso. E lo devi accettare. Oggi è il 2013 e sento questo passaggio come un fruscio costante nelle orecchie, come un sussurro che mi ricorda che non sono più la persona di dieci anni fa. Il 2014 è lì, che aspetta, come un amante impaziente ma distante, e io mi trovo a chiedermi se sono pronta per questo abbraccio che sembra inevitabile. La verità? Non lo so. Non lo so mai. Forse non lo saprò mai. Ma questa è la vita, no? Un continuo susseguirsi di domande a cui non troverò mai una risposta soddisfacente. Mi guardo allo specchio e vedo ogni ruga che mi racconta una storia. Sono sopravvissuta. Ma non basta sopravvivere, no? Bisogna vivere, davvero vivere. Ed è questo che sto cercando di fare ora, mentre il 2013 si spegne lentamente.
Ho amato, ho odiato, ho provato rancore e compassione. Sono stata distrutta e ricostruita. E ora, dopo tutto questo, mi trovo qui, ancora a cercare un senso. Non c’è mai stato, un senso, o forse ce n’è sempre stato uno e io l’ho ignorato, impegnata a correre, a sfuggire, a evadere. Ma questa volta, con il 2014 dietro l’angolo, sento qualcosa di diverso. Forse è la speranza, forse è solo stanchezza, ma c’è una voce dentro di me che dice: fermati. Non correre più. Siediti. Aspetta. Guarda. Osserva. E così, per la prima volta, non sento il bisogno di fuggire.
Non sono più la persona che era. Ho abbandonato troppe cose. Amici, amori, sogni... Ho perso tanto. Ho lasciato pezzi di me stessa lungo il cammino e non li ritroverò più. Ma forse va bene così. Forse l’ho fatto perché doveva essere fatto. Non si può rimanere sempre uguali. E ora, mentre la fine di quest’anno mi sussurra dolcemente all'orecchio, sento che è il momento di smettere di aggrapparmi al passato. Il futuro, qualunque esso sia, è l’unica strada. Ma c'è anche un vuoto che mi tiene sospesa. Non sono certa di cosa mi aspetta. Non sono certa di dove sto andando. Ma questo è il bello, vero? Non sapere. È la scintilla che ci fa andare avanti, che ci tiene vivi. Nonostante il dolore, nonostante il rimpianto, nonostante tutto.
Mi preparo a salutare il 2013 con gratitudine e malinconia, ma anche con una ferma determinazione. Il 2014 non sarà perfetto, non c'è mai perfezione, ma sarà nuovo, fresco, e sarà tutto da scoprire. Ed è in questa scoperta che trovo la mia rinascita. Non sono ancora dove voglio essere. Ma non è questa la bellezza della vita? C'è sempre qualcosa in più da cercare, da ottenere, da diventare. E così, mi lascio andare, consapevole che qualsiasi cosa accadrà, sarà giusta. Sarà mia. Un nuovo anno si avvicina e con esso nuove sfide, nuovi desideri, nuove paure. Ma questa volta, sono pronta. Non per la perfezione, ma per l’imperfezione che mi rende viva.
Background musicale: U2 - New Year's Day
• remember me •
• Eclipse •
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Eclipse ~ Eclixar.
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