Settembre arriva, puntuale, come un vento freddo che strappa via ciò che rimane dell'estate. È il mese delle riflessioni, delle decisioni rimandate troppo a lungo, delle verità che non possiamo più ignorare. Cammino per le strade della mia città e mi accorgo che qualcosa è cambiato. Non è solo l'aria che si fa più fresca, ma è una consapevolezza che cresce dentro di me, un desiderio di affrontare ciò che ho evitato per mesi. La vita ci mette alla prova, costantemente, e Settembre è il momento in cui queste prove si rivelano nella loro forma più cruda. È il mese dei bilanci, quando siamo costretti a guardare indietro e confrontarci con ciò che siamo diventati. I sogni, così dolci e avvolgenti nelle notti estive, cominciano a sbiadire alla luce di un'alba più fredda e severa.
Rifletto sulle scelte che ho fatto, su quelle che non ho avuto il coraggio di prendere. Mi chiedo cosa sia davvero importante, quali siano i sogni che valga la pena inseguire, e quali invece devo lasciare andare. È una battaglia interna, un duello silenzioso tra ciò che desidero e ciò che è possibile. Mi sembra di camminare su una linea sottile, sospesa tra la speranza e la disillusione. Settembre mi ricorda chi sono e chi voglio essere, ma soprattutto chi non sono riuscita a diventare. Ogni anno, in questo mese, mi sento come se stessi facendo i conti con la vita, come se stessi cercando disperatamente di recuperare il tempo perduto. C'è un senso di urgenza che mi spinge, un bisogno di fare pace con me stessa e con il mondo. Penso a tutte le volte in cui ho lasciato che il tempo scorresse via, senza fermarmi a chiedermi dove stavo andando. Settembre non concede tregua: è un mese spietato, che ci costringe a guardarci allo specchio e a fare i conti con le nostre debolezze. Ma è anche un mese di trasformazione, di metamorfosi silenziosa, in cui possiamo trovare la forza di cambiare rotta, di reinventarci.
Mi ritrovo a pensare alle foglie che cominciano a cadere dagli alberi, alla loro danza lenta e malinconica verso il suolo. È un'immagine che racchiude tutta la bellezza e la tristezza di questo mese. Settembre è così: un misto di nostalgia e speranza, di fine e di nuovo inizio. E mentre cammino, sento che qualcosa dentro di me sta cambiando. Forse è il coraggio di affrontare le mie paure, o forse è solo la consapevolezza che la vita è fatta di cicli, di momenti che passano e di altri che arrivano. Settembre mi insegna che la fine di un sogno non è la fine di tutto, ma l'inizio di una nuova possibilità. Chiudo gli occhi e respiro profondamente, lasciando che l'aria fredda mi riempia i polmoni. Mi sento pronta, pronta a lasciare andare ciò che non mi serve più, pronta a raccogliere i frammenti di me stessa e a ricostruirli. Settembre è il mese delle scelte, e io scelgo di guardare avanti, di non lasciarmi sopraffare dalla paura del cambiamento.
Mi ricordo di una vecchia canzone, "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli. La metto in sottofondo, mentre mi siedo a scrivere queste righe. Le note lente e malinconiche si intrecciano con i miei pensieri, creando un’atmosfera che riflette perfettamente il mio stato d’animo.
Eclipse
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Eclipse ~ Eclixar.
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