Wednesday, January 24, 2007

Confronto Intimo


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• Published on Wednesday, January 24, 2007 • No comments


Quando la fatica racconta storie di resilienza e riflessione #
Il sole di questa mattina si fa strada attraverso le tende, e la mia nuova palestra casalinga è pronta per la sua prima sessione di lavoro. La musica rap riempie l’ambiente, e io corro sul mio tapirulan come se fosse l’unica cosa che conta. La fatica è intensa, un bruciore che mi ricorda quanto tempo è passato dall’ultima volta che mi sono allenata con costanza. Ma c'è una soddisfazione profonda in questo sforzo. La palestra era un sogno, un oggetto di desiderio che finalmente è diventato realtà, e ora sto cercando di trasformare i miei desideri in risultati concreti. Dopo quindici minuti di corsa, il sudore mi scorre lungo la schiena, e i muscoli degli addominali mi sembrano tizzoni ardenti. Non posso fare altro che accogliere questa sensazione di sfinimento come un segnale di progresso. Con il nuovo elettrostimolatore che mi è arrivato, mi chiedo se il dolore che provo sia davvero un indicatore di efficacia o solo un disagio da sopportare. Ma l’importante è che non mi arrendo; i risultati si vedranno, e la mia determinazione è forte.

Nel frattempo, la vita personale si intreccia con questi sforzi fisici. L. si fa sentire, e la nostra relazione è un intreccio di compatibilità e incompatibilità. Ci cerchiamo, ci vediamo, e poi seguiamo le nostre strade separate, nonostante una connessione che sembra sfuggire alla logica. Mary, la mia confidente, dice che esteticamente stiamo bene insieme, ma avverte della nostra incompatibilità. Mi chiedo se dovrei andare a trovarlo da Pizzò, per capire se ci sia qualcosa di reale tra noi o se sia meglio lasciar perdere. Voglio riscoprire il mio corpo e la mia energia dopo l’inverno, e spero che questo impegno mi porti sorrisi e soddisfazioni.

È un periodo di introspezione profonda. La fatica fisica che sento durante gli allenamenti si intreccia con una riflessione più ampia sul mio stato d’animo e sulle mie scelte. Mi chiedo se sto cercando di riempire un vuoto con la palestra, o se questa è semplicemente una forma di resilienza che mi permette di affrontare le incertezze della vita.

La fatica e le emozioni si mescolano, e mentre scrivo, mi rendo conto di quanto sia importante non perdere di vista la mia essenza. I sorrisi che sto collezionando e le persone che ringrazio sono il fulcro di questa rinascita. Devo continuare a cercare e a credere che anche nei momenti più oscuri, ci siano sprazzi di luce e possibilità di cambiamento.

...Anche tu prima vedevi tutto buio, ricordi?
Ma non ti agitare, continua a vivere la tua fiaba.
Le sensazioni piacevoli non sono sparite.
Sono là ancora, attorno a te. Cercale e vedrai che ricompariranno.
Devi cercarle, la fantasia non è come i sogni della notte che vengono da soli…
La fantasia la devi tenere per mano e se ti sfugge, a volte, la devi rincorrere e riprenderla per mano, accarezzarla, e soprattutto devi dividerla assieme a qualcun’altro.
Altrimenti diventa solitudine…
[Peter Pan]

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Eclipse ~ Eclixar.

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