C'è qualcosa di innegabile, di magnetico e profondamente umano nel riflettere su come una persona possa essere così straordinariamente bella. Ho appena passato un'ora a contemplare le foto di Elisabetta Canalis. La sua bellezza è quasi una dichiarazione di guerra contro la banalità del quotidiano. Ma cos'è che la rende così avvolgente? Non è solo il viso perfetto, è la presenza, il modo in cui ogni gesto sembra disegnato su una tela di pura eleganza. E mentre mi lascio trasportare da questo pensiero, non posso fare a meno di riflettere anche su di me, su come la mia immagine cambi ogni giorno.
Oggi, per esempio, ho deciso di cambiare trucco. Nuovo look, nuova me, una ribellione alle regole del mio stesso schema di bellezza. Mi sono stufata di vedere sempre lo stesso volto riflesso nello specchio. Così, armata di pennelli e ombretti, ho cercato un nuovo modo per esprimere quello che sono. È un atto di rivoluzione intima, di ricerca incessante di una me stessa che cambia, che evolve, e che spera di trovare qualcosa di più autentico dietro il velo della superficialità.
Ma questa giornata non è fatta solo di riflessioni estetiche. Hika sta per arrivare, e con lei, la possibilità di una serata diversa dalla solita routine. La noia dell’essere minorenne è una verità amara: ogni giorno sembra scivolare in un ciclo di routine, di piccole rivolte senza esito. Non voglio solo restare a casa, seduta al tavolo della cucina a mangiare lo spaghettino che mia madre prepara con amore. Questo piatto è una tradizione, sì, ma oggi sento il bisogno di qualcosa di più, di un'avventura, di una deviazione dal sentiero battuto.
E allora, il mio pensiero vaga. Passo metà della giornata immaginando di essere un supereroe, con poteri che sfidano la logica, e l’altra metà aspettando che questi poteri si manifestino. Mia madre dice che sto diventando una sognatrice incallita, un termine che suona come un’accusa, ma io la vedo come una piccola taglia per un destino eccentrico. Forse è solo il suo modo di dire che sono diversa, ma io credo che la mia differenza sia un segno di grandezza inespresso.
Stanotte, il mio sogno è stato un trionfo di meraviglia e stranezza: volavo su una nuvola di marshmallow. Ecco, in questo angolo di sogno, la mia vita prende una forma più dolce e leggera. Un’evasione dalla realtà pesante, un volo che mi allontana dalla grigia monotonia della vita quotidiana. È strano, senza dubbio, ma fantastico nella sua purezza infantile. È in questi momenti che mi sento più vicina a una verità profonda, a quella parte di me che desidera disperatamente qualcosa di più grande e magico di quanto la realtà possa offrire.
E allora, mentre mi preparo per stasera, cerco una scintilla di avventura, qualcosa che mi permetta di trasformare la routine in un'esperienza indimenticabile. Forse, se la bellezza è un’arte, allora la vita deve essere un capolavoro in divenire, una continua ricerca di nuovi colori, di nuove emozioni, di nuove possibilità.
La mia esistenza minorenne può sembrare limitata, ma è in queste piccole ribellioni, in questi sogni e cambiamenti quotidiani che costruisco il mio futuro. E se un giorno potrò volare su nuvole di marshmallow o scoprire i miei poteri segreti, sarà perché ho osato sognare, e perché ho vissuto ogni giorno come una tela da dipingere.
• remember me •
• Eclipse •
Eclipse
Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.Per maggiori dettagli, consulta la mia Informativa sulla Privacy.
Eclipse ~ Eclixar.
0 Comments:
Post a Comment