Resilienza Reale

Ammettiamolo, nessuno aveva previsto questo. La resilienza sembra una parola d’ordine, ma quanto è reale? #

La città è silenziosa, i canali riflettono luci pallide e tremolanti. Amsterdam è una prigione dorata, e io sono qui, confinata, immersa nella solitudine di un lockdown che sembra non finire mai. È il 5 settembre 2020, e le strade vuote raccontano una storia che non voglio dimenticare. In questi giorni, leggo le notizie con una sorta di distacco assente, come se il mondo esterno fosse un'opera di teatro che si svolge senza di me. La R.E., all’età di 94 anni, ha inviato un messaggio alla nazione. Solo la quinta volta in 68 anni di Regno. Le sue parole sono un appello alla solidarietà: «Insieme stiamo affrontando questa malattia: se restiamo uniti e risoluti, vinceremo. E torneremo a incontrarci».

Mi interrogo su quanto queste parole risuonino nella mia realtà. La forza delle sue dichiarazioni è innegabile, ma è davvero sufficiente a colmare l’assenza che avvertiamo? In un’epoca di distanziamento sociale, l’unità sembra un concetto astratto, un ideale lontano dalla nostra quotidianità forzata. Osservo le immagini dei suoi discorsi, mi colpiscono la gravità e la compostezza che trasmette. Ma è una resilienza reale o un semplice messaggio di speranza? Le sue parole sono piene di ottimismo, ma io sono qui, sola con i miei pensieri e le mie paure.

Ogni giorno sembra un anno, e la distanza tra le persone è amplificata. Non è solo il virus a tenerci lontani; è la sensazione di un futuro incerto che ci fa sentire intrappolati. La speranza e la paura si intrecciano in un dialogo silenzioso e incessante. E ora, mentre il tempo scorre e le notizie si susseguono, mi chiedo: questo messaggio di unità è un conforto autentico o solo un palliativo per i nostri cuori in tumulto? La resilienza, così magnificamente proclamata, è veramente alla nostra portata o è destinata a rimanere un concetto vuoto, riflesso di un’epoca che non ha saputo salvarci dalla solitudine che ci circonda?

E se, alla fine, questa crisi non fosse solo una prova di resistenza ma una rivelazione di quanto siamo fragili? La resilienza che cerchiamo è forse un’illusione, un faro lontano che non illumina mai completamente il nostro cammino.
In questo scenario, come possiamo davvero ritrovare l’unità quando il mondo intorno a noi sembra sfaldarsi? La risposta, forse, è nel nostro stesso cuore, o in una verità che non abbiamo ancora il coraggio di affrontare.

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