Sono qui, con lo sguardo rivolto a ciò che è stato e ciò che verrà. Il 2020 è alle porte, e mi domando se abbiamo davvero imparato qualcosa. Non parlo di piccole lezioni, di quelle che la vita ti impartisce in silenzio, ma di quelle che ti scuotono, ti fanno fermare, ti costringono a riflettere. È stato un decennio tormentato, uno di quelli che lascia il segno, ma che forse abbiamo affrontato troppo velocemente. Guardiamo indietro: guerre, crisi economiche, cambiamenti climatici. C’è chi dice che la storia si ripete, eppure ogni volta ci sembra di vivere qualcosa di nuovo, di inaspettato. Forse, è solo la nostra incapacità di ricordare. Dimentichiamo le radici di ciò che viviamo, e così ci ritroviamo a commettere gli stessi errori, a illuderci di poter fare meglio.
Ma, abbiamo davvero capito cosa significa affrontare un cambiamento epocale? O siamo stati solo spettatori? Il mondo corre, la tecnologia ci avvolge sempre di più. Abbiamo mai fermato questa corsa, anche solo per un attimo, per chiederci: «Dove ci sta portando?» Eppure, sembra che nessuno abbia una risposta. Ci affidiamo ai numeri, ai grafici, ai dati, sperando che ci guidino. Ma alla fine, restiamo soli, di fronte al mistero dell'esistenza, al futuro che ci attende.
Nel corso di questi dieci anni, ho visto persone perdersi, distrutte da un sistema che sembra più grande di noi. Ho visto chiudersi le porte delle opportunità, e chi ha avuto il coraggio di lottare spesso non è riuscito a farcela. Eppure, la speranza rimane, sempre. Una speranza che si nasconde tra le pieghe delle piccole azioni, dei gesti di solidarietà, di quel desiderio umano di sopravvivere nonostante tutto. Il cambiamento è inevitabile, ma ciò che mi chiedo è: siamo pronti ad affrontarlo? Siamo pronti a metterci in gioco, a lasciarci alle spalle ciò che conosciamo per qualcosa di sconosciuto? Non lo so. So solo che il 2020 non sarà gentile con noi se continuiamo a ignorare i segnali.
Le sfide che ci attendono non sono semplici. Cambiamento climatico, disuguaglianze sociali, l'ombra della tecnologia che diventa sempre più invasiva. Sono questi i temi che ci accompagneranno nel prossimo decennio. Eppure, la vera domanda resta: come ci rapportiamo a tutto questo? Ho visto troppo spesso l'indifferenza. Ho visto la paura paralizzare le persone, e la paura è ciò che ci distrugge più di ogni altra cosa. Ma c'è anche il coraggio, il coraggio di chi non si arrende. È una battaglia che si gioca su fronti invisibili, eppure decisivi.
Mentre guardo il cielo di oggi, mi domando: dove saremo tra dieci anni? Dove sarà questo mondo che sembra sfuggirci di mano ogni giorno di più? Forse, non c’è una risposta chiara. Forse, non c’è mai stata. Ma è il momento di smettere di cercare risposte facili. È il momento di iniziare a fare domande difficili, domande che non possono più essere ignorate.
E tu, sei pronta a guardare il cambiamento negli occhi? O preferisci chiudere gli occhi e sperare che tutto si sistemi da solo? Le risposte non sono mai semplici, ma questo non significa che non valga la pena cercarle.
• remember me •
• Eclipse •
Eclipse
Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.Per maggiori dettagli, consulta la mia Informativa sulla Privacy.
Eclipse ~ Eclixar.
0 Comments:
Post a Comment