2017. L’anno in cui le letture che ho scelto sembrano risuonare con una forza inaudita. Mi ritrovo, come ogni mattina, con un caffè tra le mani, a riflettere sui concetti che mi hanno attraversato in questi giorni. Libri che non solo parlano al mio intelletto, ma scavano nelle viscere dell’anima, svelando strati di me stessa che non sapevo esistessero.
Iniziamo con Stephen Hawking. Quando lessi per la prima volta «A Brief History of Time», non mi limitai a comprendere l’universo attraverso l’eleganza della fisica teorica. No, andai oltre. Mi trovai faccia a faccia con l’idea che siamo minuscoli frammenti in un cosmo immenso, insignificanti eppure intrinsecamente connessi a tutto. L’universo di Hawking non è solo uno spazio vuoto da esplorare, ma un’entità viva, un’entità che pulsa, respira e si evolve come noi.
Newton, con la sua gravità, mi tiene ancorata a terra. Ma in che modo? Non solo perché le mele cadono dagli alberi, ma perché mi costringe a confrontarmi con il peso delle decisioni, con la gravità delle scelte che facciamo ogni giorno. Ogni azione, ogni decisione, è soggetta a una forza invisibile che ci spinge, ci tira, ci orienta. E mi chiedo, siamo davvero liberi di scegliere? Oppure siamo prigionieri delle leggi universali che ci governano, che ci costringono a seguire percorsi già tracciati?
Poi c’è il Dr. Joe Dispenza, un autore che, sebbene meno conosciuto, mi ha colpito profondamente. Il suo libro, «Breaking the Habit of Being Yourself», non è solo un trattato di psicologia; è un viaggio nelle profondità dell’essere umano, un’esplorazione delle parti più oscure di noi stessi. In ogni capitolo, mi sono trovata a lottare con la mia coscienza, a interrogarmi su chi sono realmente e su chi vorrei essere. Mi ha costretta a guardare dentro di me, e non è stato facile. La sua scrittura è incisiva e spietata, ma necessaria.
Come un chirurgo dell’anima, Dispenza taglia via ogni illusione, ogni maschera che indossiamo, rivelando una verità che è spesso troppo dolorosa da accettare. Il Dr. Joe Dispenza combina concetti di neuroscienza, fisica quantistica e spiritualità per mostrare come i nostri pensieri e le nostre emozioni influenzano la nostra realtà. Attraverso tecniche di meditazione e visualizzazione, il libro offre strumenti pratici per rompere i vecchi schemi mentali e creare una nuova versione di noi stessi.
Mi sembra di essere immersa in un tempo senza tempo. Le parole di questi autori mi ricordano che la conoscenza è un viaggio continuo, una sfida incessante che ci porta a confrontarci con noi stessi, con i nostri limiti, ma anche con le nostre possibilità. Ogni pagina che giro è una nuova porta che si apre su un mondo sconosciuto, un mondo che, in qualche modo, è sempre stato dentro di me, in attesa di essere scoperto. La bellezza di queste letture non risiede solo nelle risposte che forniscono, ma nelle domande che sollevano.
E non posso fare a meno di chiedermi: cosa ne sarà di me, di noi, quando finalmente capiremo l'universo? Quando tutte le domande avranno una risposta, ci rimarrà qualcosa da cercare? O saremo destinati a vivere in un’eterna insoddisfazione, sempre in cerca di nuove sfide, di nuove verità?
• remember me •
• Eclipse •
Eclipse
Ogni parola in questo blog nasce dalle mie esperienze e riflessioni. Scrivo per passione, non per professione, perché è il mio modo di respirare. La tua privacy è importante: le informazioni condivise saranno trattate con riservatezza.Per maggiori dettagli, consulta la mia Informativa sulla Privacy.
Eclipse ~ Eclixar.
0 Comments:
Post a Comment