Oggi, 5 maggio, Amsterdam esplode di colori e di vita per celebrare il Giorno della Liberazione, una festa che segna la fine della Seconda Guerra Mondiale nei Paesi Bassi. Il cielo sopra la città è un mosaico di azzurro e bianco, con nuvole sparse che danzano leggere come i ricordi che si intrecciano con il presente. Le strade sono affollate, un mare di bandiere Olandesi ondeggiano al vento, e l’aria è pervasa da un’energia vibrante e festosa.
Il 30 aprile, abbiamo festeggiato, il Giorno della regina, ma oggi è il momento di ricordare e riflettere. Siamo qui, immersi in una celebrazione che va oltre la festa superficiale; è un tributo alla libertà riconquistata e alla memoria dei sacrifici passati. Le voci della città si mescolano al rumore dei tamburi e delle trombe, creando una sinfonia di gioia e di commemorazione.
Camminiamo lungo i canali, le biciclette scivolano via rapide e allegre, e noi seguiamo il ritmo della giornata, respirando la storia che si mescola con il presente. C’è una sensazione di connessione profonda tra le persone, come se ogni sorriso e ogni parola scambiata fosse un atto di liberazione in sé. Le piazze sono animate da concerti all’aperto, e la musica che aleggia nell’aria è una colonna sonora perfetta per questo giorno di celebrazione. La scelta musicale cade su un classico degli anni '60, «What a Wonderful World» di Louis Armstrong, che risuona con una dolcezza malinconica, ma intrisa di speranza.
Passiamo il tempo tra chiacchiere e brindisi, osservando le famiglie riunite e i bambini che corrono con le facce dipinte di colori vivaci. Mi sento avvolta da un senso di comunità e di gratitudine, come se questa giornata non fosse solo una celebrazione della fine della guerra, ma un rinnovo del nostro impegno verso un futuro di pace e armonia. Esploro ogni angolo della città, assorbendo la vivacità che riempie le strade e i cuori. La giornata si svolge come un racconto vivido e intimo, con ogni momento che sembra un capitolo di un libro scritto con inchiostro di speranza. La libertà che oggi festeggiamo non è solo quella dei giorni passati, ma anche quella che continuiamo a costruire ogni giorno. Le storie degli anziani che raccontano di quei tempi, il sorriso dei giovani che vivono nel presente, e la musica che ci accompagna in ogni angolo, tutto si fonde in un unico, grande racconto di celebrazione.
Quando la sera si avvicina, la città si trasforma in una tela di luci e colori. La sensazione di pienezza è palpabile, un misto di riflessione e festa. È come se il giorno stesso fosse una celebrazione non solo della libertà conquistata, ma anche di quella che possiamo ancora costruire insieme. Il vento ci accompagna con il suo sussurro di libertà, e i ricordi di questa giornata rimangono incisi nel nostro cuore.
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