La sensazione di essere derubata di qualcosa di prezioso è una ferita che brucia profondamente, un dolore che penetra e consuma. Non è solo il valore materiale che viene sottratto, ma qualcosa di ben più intimo e essenziale: pezzi della nostra anima e frammenti di speranza. I ladri, quei subdoli sciacalli, non si accontentano di rubare oggetti tangibili; essi strappano via le certezze, le soglie del nostro essere, lasciandoci nudi di fronte al freddo della realtà. Ogni volta che qualcosa di importante viene sottratto, il dolore che ne deriva è tanto intenso quanto persistente. È un dolore che non conosce tregua, che non si attenua con il passare del tempo.
È come se ogni furto fosse una ferita inferta al cuore e alla mente, un marchio indelebile che ci ricorda la vulnerabilità e la fragilità della nostra esistenza. Questi ladri, che si muovono nell’ombra, rubano non solo beni materiali, ma lasciano un vuoto incolmabile, una cicatrice che non si rimarginerà facilmente. La sensazione di essere stati privati di ciò che amiamo e che ci definisce è lacerante. Il dolore è una presenza costante, una piaga che ci accompagna, facendoci riflettere sulla nostra impotenza e sull'ingiustizia della situazione. In questo contesto, la nostra capacità di trovare un senso di pace e di ricostruzione diventa fondamentale.
"Smells Like Teen Spirit" - Nirvana
C'era una volta un grido di ribellione e di resistenza, una voce che cantava le ferite e le sfide di fronte a ciò che è stato tolto.
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Eclipse ~ Eclixar.
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