La ricerca di un lavoro, questa feroce battaglia quotidiana, è un rito di passaggio che ogni giorno mettiamo in scena con il peso delle incertezze e il tremore delle speranze. La giungla urbana si trasforma in un'arena spietata, in cui il curriculum inviato non è che un grido silenzioso nel deserto, un appello inascoltato alle potenzialità che ci portiamo dentro. Il profumo di questa ricerca, se così lo si può definire, è quello di un caffè amaro in una sala d’attesa, un aroma che tradisce l'ansia e la speranza in egual misura. È il vapore di una bevanda che diventa simbolo del nostro stress e delle aspettative tradite, l’odore di un’attesa che non finisce mai e che ci segna con il suo sapore acre e persistente.
Ogni colloquio diventa una prova di resistenza e di dignità, un campo di battaglia in cui tentiamo di dimostrare il nostro valore, solo per ritrovarci, troppo spesso, con la sensazione di aver gridato nel vuoto. Il rumore incessante di un telefono che non squilla e le ore interminabili trascorse a fissare una casella di posta elettronica silenziosa diventano i nostri compagni di solitudine. Non è solo una questione di CV o competenze, ma di resilienza, di autoconsapevolezza e, soprattutto, di capacità di accettare la disillusione. Ogni rifiuto è una ferita che non si rimargina facilmente, ma è anche una lezione, una provocazione ad alzarsi e combattere ancora.
"Hard to Handle" - The Black Crowes
C'era una volta una melodia che rifletteva la difficoltà della ricerca e la determinazione necessaria per affrontare ogni sfida.
• Remember me
• Eclipse •
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Eclipse
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Eclipse ~ Eclixar.
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